COMUNICATO STAMPA
“CULTURE E POTERI. Un’approccio antropologico” di Stefano Boni, ed. elèuthera, Milano 2011.
«Il potere è tollerabile a condizione di dissimulare una parte importante di sè» Michel Foucault
In questa ricerca a tutto tondo, Boni esamina la distribuzione e l’invadenza del potere a partire dalle innovazioni teoriche elaborate dalle scienze umane nel corso degli ultimi decenni. Così, il suo sguardo antropologico ci conduce attraverso tutti i passaggi essenziali, dalle culture egualitarie all’accentramento di potere dei moderni Stati nazionali. Di fronte alla progressiva spoliazione dei cittadini del loro potere decisionale, l’autore ci invita a diffondere sempre più in tutto il tessuto sociale il sociopotere, quel potere, esaminato a fondo nel testo, che si esprime nel condizionamento culturale ordinario. Se si parte dal proprio vissuto quotidiano, è infatti possibile sottrarsi a un dominio tanto invisibile quanto opprimente, istituito nell’ordine della normalità e affermare creativamente saperi, prassi e valori sovversivi.
Stefano Boni (Roma, 1970), si è dottorato a Oxford in antropologia e ha svolto ricerche sul campo dapprima in Ghana, poi in Venezuela e Italia. Attualmente insegna Antropologia culturale e Antropologia politica presso le Università di Modena e Reggio Emilia. Ha pubblicato vari saggi in antologie e riviste ed è autore di Le strutture della diseguaglianza (Angeli, 2003), e Vivere senza padroni, antropologia della sovversione quotidiana (elèuthera, 2006).
Presentano Natalia Castiglioni e Vanessa Vidano laureate in Antropologia Culturale nel 2011 presso l’Università degli Studi di Torino.
Con il patrocinio di Antropocosmos, per la libera diffusione dell’antropologia negli spazi pubblici e sociali.