COMUN UNIDAD DE HOMBRES Y PUEBLOS (CUHP)
Laboratori di arti e mestieri
Le mani prima delle macchine,
Le idee prima delle monete
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Presentazione del progetto:
CHI SIAMO
Da qualche anno è stato costituito il movimento denominato C.U.H.P. (Común unidad de hombres y pueblos), formato da uomini, donne e popoli che hanno deciso di opporsi in modo fermo e deciso allo sfruttamento di migliaia di fratelli e sorelle nel continente Sudamericano. La C.U.H.P. è formata da persone di tutte le età e nazionalità dei paesi sudamericani, in particolare ARGENTINA e BOLIVIA, territori dove opera maggiormente con un lungo elenco di attività di sostegno comunitario e di utilità sociale.
La C.U.H.P. è nata con il fine di raccogliere le forze e le idee in uno spazio comune per far fronte alle difficili problematiche delle comunità contadine ed artigiane, principalmente dell’altipiano boliviano e del nord-ovest argentino: il diritto all’alimentazione, all’educazione e alla salute; la disuguaglianza e l’esclusione sociale; l’egoismo, l’oblio e lo sfruttamento.
Data l’irrilevanza della nazionalità in tali questioni, la C.U.H.P. non appartiene a nessuno stato né a nessun luogo determinato. L’obiettivo della C.U.H.P. è quello di essere il canale tra i popoli e le specifiche realtà microsociali iniziando dai popoli latinoamericani, quali le comunità contadine e artigiane, indigene e metropolitane, per porre soluzione al problema della disuguaglianza e affermare il diritto ad una vita degna in armonia tra i popoli e con la natura.
Innanzitutto la nostra è una lotta per la vita, per la terra libera dagli innumerevoli inquinamenti, per l’armonia dell’ecosistema per tutti gli esseri umani. Lottiamo contro il disboscamento, contro l’inquinamento del suolo, dell’acqua e dell’aria ad opera delle grandi industrie nazionali e multinazionali, contro le monoculture, contro l’uso di agrochimici, di prodotti transgenici, contro lo sfruttamento delle risorse naturali e contro la riduzione della diversità biologica, fonte di vita e di benessere per le popolazioni native e per l’umanità intera.
Siamo convinti che solo un rapporto equilibrato e in armonia con la madre terra e tra tutti i popoli del mondo può costituire una valida alternativa all’attuale sistema di sfruttamento e di annichilamento del genere umano.
Questo è l’obiettivo: un nuovo mondo dove ci sia posto per tutti, un mondo multiculturale e in comune unità con la madre terra e tutti i suoi figli.
OBIETTIVI E STRATEGIE DI AZIONE
La C.U.H.P. ha dato vita tra le comunità al potenziamento delle arti e dei mestieri locali, quale reale e concreta strategia di sviluppo sostenibile sociale ed economico. La C.U.H.P. propone e realizza attività lavorative alternative al modello del sistema capitalista di mercato.
Sono attività che vogliono rompere la logica dell’attuale processo di globalizzazione economica che propone l’omologazione di attività produttive e obiettivi sociali, di fronte alla meccanizzazione e tecnicizzazione della produzione capitalista.
Riunendo le forze, le esperienze e le conoscenze, la C.U.H.P. si è proposta di recuperare le modalità di lavoro delle arti e dei mestieri locali che stavano scomparendo.
Principali arti e mestieri in via di recupero:
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Confezione di scarpe e vestiti
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Cooperative di lavoro:
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Lavorazione dei metalli, fucine
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Lavorazione del legno, falegnamerie
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agricoltura
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artigianato, diversi laboratori di prodotti artigianali (ceramiche, telai, cesti, costruzioni in adobe)
METODOLOGIA DI LAVORO
Le comunità, gli uomini e le donne che fanno parte della C.U.H.P. portano avanti queste iniziative volte a recuperare antiche forme di produzione. Con questo non si deve intendere che la C.U.H.P. è contraria alla tecnicizzazione e all’uso di moderne tecnologie, al contrario sostiene il pieno sviluppo sociale attraverso la produzione responsabile ed ugualitaria.
Tutti coloro che integrano il Movimento vivono di ciò che producono, non ricevono stipendi da altre attività; per questo motivo il nostro simbolo è rappresentato da due mani che offrono una pannocchia di mais, simbolo di vita, di umanità e di reciprocità in queste terre latinoamericane. Allo stesso modo, non aspiriamo a possedere titoli di studio, come nessun altro titolo di proprietà rispetto strumenti, prodotti, materie prime e conoscenza.
Crediamo che non esiste un solo sapere, ma che tutti i saperi sono validi e nessuno viene prima di un altro.
PRINCIPALI COOPERATIVE DI ARTI E MESTIERI ATTIVI AD OGGI:
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Taller circulo mágico de colores, Valle Grande, Bolivia
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Cooperativa de madera, en Valle Grande Bolivia
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Taller de construcción de tambores, Valle Grande Bolivia
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Taller de carpintería para jóvenes y niños, la Higuera Bolivia
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Cooperativa tallerista de artículos de basar en madera, Jujuy, Humahuaca
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Taller textil Jujuy, Humahuaca, Argentina
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Cooperativa de herramientas en hierro, Jujuy, Maimará, Argentina
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Presentación de la Cooperativa de Trabajo GTM Ltda, Argentina
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Alfabetización y apoyo en las actividades escolares, Miraflor, Chaco, Argentina
- Cooperativa de mujeres cesteras Onoleq Lagarraik-Una Sola Palma, Chaco, Argentina
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Mercado Lacandona, Buenos Aires, Argentina
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Mercado Caracoles y Hormigas
FOCUS
Cooperative artigiane nella Quebrada de Humahuaca
La provincia di Jujuy è situata al Nordovest argentino, al confine con la Bolivia e il Cile. La popolazione, prevalentemente indigena e contadina, è dispersa in un territorio molto vasto, comprendente la Puna e la Quebrada de Humahuaca, le due principali conformazioni ambientali andine della regione. Tra questi paesaggi mozzafiato, dichiarati patrimonio culturale e naturale dell’umanità dall’Unesco, vive una popolazione prevalentemente rurale, che negli ultimi anni ha visto peggiorare le problematiche sociali e ambientali del territorio, nonostante la dichiarazione Unesco e gli investimenti per lo sviluppo turistico.
Questa provincia presenta uno dei più alti indici di povertà del Paese: alti tassi di disoccupazione, mortalità infantile, malattie, disoccupazione, emigrazione.
Dal 2008 è stato dato impulso alla creazione da parte delle comunità indigene e contadine di una rete di cooperative di produzione auto organizzate, per far fronte a tali situazioni di povertà e di malessere sociale. Questi gruppi prevalentemente di giovani, disoccupati e di donne, si dedicano alla lavorazione di prodotti artigianali per lo sviluppo economico locale e per far fronte in modo attivo e responsabile alle problematiche sociali della regione. Si sono così avviate in particolare nelle località della Quebrada de Humahuaca laboratori e cooperative di falegnameria, di ceramica, di tessitura al telaio e di produzione di attrezzi per lavoro agricolo, recuperando le conoscenze e le tecniche di lavorazione locali. Le finalità sociali di queste esperienze sono molteplici. Innanzitutto, la creazione di lavoro da parte delle diverse fasce della popolazione locale mira al miglioramento delle condizioni socioeconomiche della popolazione. La cooperativa di lavoro che produce attrezzi agricoli ha dato risposta ad uno dei principali problemi ambientali e sociali della regione: la mancanza d’acqua. Attraverso la produzione di pompe e altre attrezzature agroidriche si sta dimostrando come sia possibile risolvere problematiche ambientali in modo socialmente sostenibile, attraverso l’iniziativa della popolazione locale e il basso costo e consumo di materiali. Un’ulteriore nota di qualità di questa attività produttiva cooperativista è la partecipazione di alunni e professori di una scuola superiore della Quebrada de Humahuaca, che con le rispettive conoscenze tecniche hanno favorito uno sviluppo integrale dei giovani e degli abitanti della regione.
Oltre alle cooperative produttive, ci sono altre importanti strategie di sopravvivenza e di resistenza popolare messi in atto dalle comunità. È il caso delle feste tradizionali, prime fra tutte il Carnevale. Un importante momento di festività e di partecipazione popolare collettiva è il Carnevale della Quebrada de Humahuaca, conosciuto in tutto il Paese. Durante il Carnevale, gli abitanti delle diverse comunità sparse lungo la Quebrada e la Puna, si riversano nelle strade, percorrendo tal volta molti kilometri in sentieri di montagna per raggiungere le altre comunità vicine. È un momento di euforia e di reciprocità, dove si festeggia il rinnovamento del ciclo naturale e la dignità della propria cultura, due elementi che permettono alle comunità di resistere e di vivere.
ADERENTI ALLA C.U.H.P.
Grupo de Reflexión Rural (GRR): Jorge Rulli.
Fundación Che Guevara (Bolivia): Dr. Osvaldo “Chato” Peredo.
Centro de Estudios Nelson Mandela (Argentina).
Centro de Estudios Che Guevara (Argentina).
Radio de las Madres de Plaza de Mayo (Argentina).
Circulo Mágico de Colores (Bolivia).
Comunidad de San Roque (Jujuy – Argentina).
Embajada Cubana en Bolivia.
Comunidad del Jaue (Bolivia).
Comunidad de la Higuera (Bolivia).
Comunidad del Habra del Picacho (Bolivia).
Colonia Piray (Bolivia).
OTQ, Organización Qom (zona de Castelli y Miraflores, Chaco, Argentina).
Formas de contacto: williamdenardi@hotmail.com