Tesi: Santería e folklore afrocubano, tra identità e razzismo nella Cuba contemporanea

Tesi: Santería e folklore afrocubano: tra identità e razzismo nella Cuba contemporanea

Autore: Elena Bagalà

Mail: elenabagala85@gmail.com

Corso di studi: Laurea II Livello, Antropologia Culturale ed Etnologia, Università degli Studi di Torino. 2011.

 

HABANA, PLAZA VIEJA, DÍA DE REYES. DANZA DI OCHÚN, DEA DELLE ACQUE DOLCI, DELLA FEMMINILIÀ E DELLA SEDUZIONE. [FOTO DI ELENA BAGALÀ]

Questo lavoro si basa su una ricerca di campo effettuata nella città dell’Habana, Cuba. L’intento è di interrogarsi sul ruolo delle pratiche religiose, culturali e folkloriche afrocubane, in particolar modo la Santería, all’interno della società cubana attuale. L’analisi è inserita all’interno di un percorso storico al fine di mettere in luce le forti connessioni esistenti tra la realtà contemporanea e le dinamiche sociali, politiche e culturali instauratesi fin dall’epoca coloniale. I riflessi delle logiche razziste di discriminazione sociale ed i meccanismi di marginalizzazione e di pregiudizio ai danni degli afrodiscendenti e dei culti religiosi da essi praticati, storicamente incorporate nella popolazione cubana, sono tutt’ora presenti, in forme nuove, più sottili e spesso disconosciute.

Dal Trionfo della Rivoluzione è stata portata avanti un’opera di recupero dell’africanía in un’ottica di rivalorizzazione da un punto di vista culturale come anche di parificazione dei diritti. Si sottolinea il legame esistente tra queste pratiche ed il processo di riscrittura del concetto di identità nazionale che è stato messo in atto successivamente alla rivoluzione castrista ed al conseguente insediamento al potere dell’attuale dirigenza del Partito Comunista Cubano. Uno degli intenti di questa operazione è stato quello di ridare impulso all’economia cubana, entrata in un periodo di grave crisi in seguito al crollo dell’Unione Sovietica, facendo leva sul mercato del turismo internazionale e proponendo il folklore come attrattiva del paese. In quest’ottica è stato incoraggiato il diffondersi di associazioni (anche a sfondo religioso) luoghi istituzionali e gruppi folklorici che alimentassero la presenza delle espressioni religiose e culturali afrocubane sul territorio nazionale.

PROVINCIA DE MATANZAS. CASA TEMPLO [FOTO DI ELENA BAGALÀ]

PROVINCIA DE MATANZAS. CASA TEMPLO [FOTO DI ELENA BAGALÀ]

Il presente studio indaga dunque i seguenti aspetti: le nuove dinamiche che si sono delineate nell’ambito di queste pratiche in relazione alla recente politica culturale attuata dal governo; le problematicità sorte dalla difficile coniugazione tra il permanere della logica di resistenza culturale insita in queste espressioni culturali e la loro recente istituzionalizzazione; il valore dei culti e delle esperienze artistiche come strumenti di riconoscimento sociale e quindi in relazione alla dimensione del potere.

 

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