Tesi: La migrazione argentina a Torino nei suoi aspetti evolutivi

Tesi: La migrazione argentina a Torino nei suoi aspetti evolutivi 

Autore: Serena Galli

Mail: serenagalli_s@libero.it

Corso di studi: Laurea II Livello, Antropologia Culturale ed Etnologia, Università degli Studi di Torino. 2010.

Abstract. La migrazione italiana in Argentina è stata studiata in maniera approfondita in quanto, dalla metà dell’ ’800 fino alla fine della II guerra mondiale, più di 3 milioni di italiani si sono diretti in Argentina. Molto meno si sa della migrazione opposta, che ha segnato l’inizio di una nuova fase storica: la diminuzione del flusso migratorio italiano diretto nel continente latino-americano e la migrazione dei cittadini argentini verso l’Italia, iniziata con gli esuli politici fuggiti dalla dittatura militare, al fine di compiere all’inverso il viaggio intrapreso dai loro antenati verso un Paese più prospero e stabile economicamente.

Dal momento in cui ha avuto inizio tale emigrazione l’unica ricerca compiuta è stata quella di Miguel Angel García e José Luis Rhi Sausi, condotta a Bologna dal 1990 al 1992. Per questo motivo ho deciso di entrare in contatto con l’associazione «Argentino Italiana Piemonte ONLUS», che si occupa dell’assistenza sociale, economica e burocratica dei migranti argentini nel territorio torinese, e che aveva intenzione di attivare un progetto volto allo studio della condizione degli argentini e italo-argentini1 in Piemonte, al fine di conoscere le trasformazioni avvenute all’interno dei nuovi flussi migratori che si stabiliscono nella regione.

Il progetto di ricerca deciso insieme ai dirigenti dell’associazione si è svolto nel comune di Torino e di Cuneo, e si èorientato verso la rilevazione e l’analisi dei dati relativi all’esperienza migratoria, allo status socio-economico di partenza e di arrivo, alla condizione burocratica, alla situazione famigliare, alla formazione scolastica e professionale, all’inserimento culturale, al livello d’integrazione e di stabilità nella società italiana, e alle reti sociali2. La ricerca è avvenuta per mezzo della strutturazione di un questionario strutturato che ho sottoposto a novanta soggetti (46 uomini e 44 donne), al fine di ricavare una serie di dati quantitativi e anagrafici sulla condizione economica e sociale dei migranti argentini e italo-argentini, e tramite lo strumento dell’intervista libera in profondità, che ho sottoposto a diciassette soggetti (9 donne e 8 uomini) per conoscere i dati qualitativi e personali della migrazione e dell’integrazione, l’influenza della ricerca delle proprie radici nella scelta d’emigrare, il rapporto del soggetto con la propria identità e la nostalgia verso il luogo d’origine.

Il risultato ricavato è stato che in questi ultimi anni non si possa più parlare di migrazione di ritorno, al contrario delle fasi precedenti. Come teorizza Mélanie Fusaro, le migliaia di persone che fanno richiesta del passaporto non sono più né italiani andati in Argentina né figli di italiani, bensì nipoti, bisnipoti o discendenti di quarta generazione. E’ più lecito parlare di argentini, con o senza origine italiana, che intraprendono un’esperienza migratoria, in quanto per molti l’Italia è qualcosa legato più ai ricordi trasmessi dalla famiglia, che alla conoscenza del Paese, della lingua o della cultura italiana (Fusaro, 2008).

 

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...